Qui a Venezia il silenzio del cielo si contrappone al brusio di fresche idee che si incontrano, si intrecciano in un dialogo armonioso attorno a tematiche globali.
Ed ecco piazza Ucraina: una ferita che d’un tratto riporta alla realtà. Al centro - un monumento ricoperto di sacchi di sabbia; un chiaro rimando al tentativo di proteggere l’arte in un momento in cui l’elenco dei danni non tiene dietro ai bombardamenti russi.
Riteniamo doveroso parlarne; e siamo immensamente grati a chi lo rende possibile.
Felici di aver partecipato all’inaugurazione del padiglione ucraino alla 59° Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, invitiamo anche voi a soffermarvici per riflettere sull’attualità dell’opera di Pavlo Makov, artista, la cui città - Kharkiv - continua a soffrire di fronte agli incessanti attacchi da parte della Russia.